Jo sso'n tur

Testo     Immagini      Indice



02-09 I bagagli sono pronti: Riccardo tra un po' arrivera'....Cominciano le vacanze!!! Prima tappa: regalo per la figlia di Gigi e Mara, Gaia. Come è bella Roma quando sei libero come un turista...Persino trovare il parcheggio non è piu' uno sport estremo, ma un allegro girovagare per strade e vicoli...Finalmente prendiamo la direzione per Vasto ed io ho la carta stradale dell'italia aperta sulle gambe: non capisco molto, ma bisogna pur provarci!!! Ma poi, Vasto dove si trova? Quanto è effettivamente lontana da Roma? I chilometri si succedono, la fame incalza, il caldo incalza! E, dopo aver pranzato in un posto delizioso vicino Pescara, riusciamo finalmente ad arrivare a Vasto...io andrei subito a mare, ma siamo stanchi e, insieme a Gigi, Mara e Gaia decidiamo di andare in paese....Se vi capita andate a Vasto: e' davvero un posto carino, con un centro storico interessante ed una splendida vista sul mare. 02-03/09/06 Che faccio vado non vado? Mi stavo mangiando il cervello...ok, compro finalmente sta cacchio di tenda e vado! carico la moto (vabbè carico è un pò troppo diciamo che prendo la tenda ed il sacco a pelo) e parto. Si ho deciso il Pig Party è mio! Magica Flaminia! Dopo Foligno becco un gruppo di motociclisti:"dove andate...Cortona, anch'io MITICO, si va tutti insieme!!!" Arriviamo il posto è carino e anche l'accoglienza, la musica...vabbè, non è proprio il mio genere ma iragazzi sono molto bravi e si impegnano. Figata, sono al tavolo con i LUPI DI MONTELUCO(grazie ragazzi è stata una serata da paura). a nanna che le birre fanno effetto. Minchia che freddo e che umidità. La mattina si riparte sosta a Spoleto e poi ritorno a Roma nel pomeriggio, devo ancora preparare la valigia, domani si parte ufficialmente per le vacanze Ric & Ele mi aspettano Primo giorno di ferie. Ieri è stata la solita guardia terrificante... sai di quelle che conti le ore, poi le mezzore... ecco, quel tipo di guardia. 4 chiacchiere col benzivendolo di fiducia mentre controlla acqua, olio e gomme. Mi sono portato più caricabatteria che altro: quello della macchina fotografica no... mica sono uno che fa foto in continuo! Vado a prendere Ele e si prende l'autostrada. Mi sarò portato tutto? nella valigia ho vestiti per coprire dalla spiaggia alla grandine. Autostrada Roma-Pescara. Verso Magliano dei Marsi telefono a Luca Pengue che è di Pescara: è mezzogiorno e prima di arrivare a Vasto ce ne vuole e la fame avanza. Mi consiglia due ristoranti: uno a Pescara e uno a Chieti Scalo, molto alla buona ma con pesce freschissimo. Ci arriviamo solo dopo 3 telefonate alla trattoria: prenotazione (non serve) e 2 per chiedere dove cavolo fossero visto che facevamo lo stesso tratto di strada ormai 4 volte avanti e indietro (perchè non mi sono comprato il navigatore?). Si mangia daddio! grazie Luca. Arrivo a Vasto molto più semplice del previsto. Si naufraga sul letto dell'appartamento che ci hanno messo a disposizione Gigi e Mara (pare che la padrona 80enne paziente di Gigi ne possegga un'altra ventina nello stesso complesso!!! abbiamo sbagliato lavoro?). Architettura che ricorda Gaudì a Barcellona per l'interno.... l'esterno no. Vasto è carina, veramente, ma quanti ca**o di Km sono da Roma? Gaia è una bimba fatta a forma di bimba (specie al supermercato sul carrello), Gigi e Maja sono .... come al solito incasinati.
03-09 E' domenica, siamo in vacanza ed abbiamo il mare a poche centinaia di metri: cosa desiderare di più? Ho il piacere di pensare che mi aspetterà una giornata di assoluta nullafacenza e non mi sento neppure in colpa: sembriamo una strana famiglia, quattro adulti, una bimba e ... secchiello, paletta, formine, un piccolo canotto gonfiabile... tutto in puro stile vacanze Brambilla, ma è così divertente..Dopo una molto italica 'pennica' pomeridiana, rieccoci sulla spiaggia: potrei passare ore intere a guardare il continuo andare delle onde e l'incessante mutevolezza del mare, mentre tranquille chiacchere dagli ombrelloni vicini raggiungono le mie orecchie e rilassano la mia mente....Decidiamo di lasciare la spiaggia prima che questo quadro quasi idilliaco si trasformi nella premessa di dolori articolari causa umidità....E per cena andare a Vasto paese sembra sorridere a tutti e cinque, Gaia compresa che giustamente si addormenta serafica mentre noi quattro procediamo con le ordinazioni... Sveglia presto, colazione a suon di merendine e caffè senza latte (supermercati chiusi il giorno prima!). Dormo sulla spiaggia facendo finta di leggere e di ascoltare Albinoni dal mio fint-Pod. Si mangia a casa, poi ci si riposa un attimo, vero? 3 ore dopo di nuovo in spiaggia... freddino, ma mi incremo TUTTO, anche il costume che ha una parte bianca pure lui. Per cena? su a Vasto vecchia. Bruschettone alle 23 e poi che altro? a si, panorama sul golfo. Sono stanco morto e non mi vergogno di sbadigliare. Sono 2 giorni che lascio sempre attaccato il pannello solare tieniincaricalabatteriadellamacchina.... si rovinerà?
04-09 Ancona I coniugi, come io e Riccardo chiamiamo affettuosamente Gigi e Mara, ci stanno aspettando per la colazione: vorrebbero che ci fermassimo ancora qualche giorno da loro, ma la voglia di cominciare il nostro viaggio e' troppo pressante e, quasi di corsa, lanciando un bacio a tutta la famiglia D'Angelo, raggiungiamo la macchina e.....partiamooooooo. Ovviamente non si prende l'autostrada e per andare verso Ancona, dove abbiamo appuntamento con Stefano, terzo componente di questa bislacca famiglia vacanziera, procediamo sull'Adriatica.......Io però non ve la consiglio, a meno che non abbiate un'insana passione per 'l'architettura nazional-popolare' di dimore e alberghi per irriducibili della vacanza al mare, che si dipana alla vostra destra mentre continuate a chiedervi se è un'unica oblunga città o una successione di paesi quella che si avvicenda al di là dei finestrini della macchina... Riusciamo a fermarci in una trattoria poco visibile dalla strada, che ci convince perchè nel parcheggio sterrato antistante al locale ci sono degli autotreni: dove c'è un camionista c'e' sempre una cucina buona ed a prezzi accettabilissimi.......Ed e' vero!! La strada sembra non finire mai: l'appuntamento con Stefano e' ad Ancona per le quattro del pomeriggio e noi corriamo anche il rischio di arrivare in ritardo! Finalmente il cartello Ancona, quindi la ricerca dell'indicazione della stazione, infine la ricerca del parcheggio: a questo punto Riccardo va sempre distratto o meglio e' meglio dirsi di concentrarsi sulla strada, ma non sul parcheggio, perche' altrimenti si corre il rischio di girare a vuoto per ore.....In orario, strano a dirsi, arriva il treno di Stefano: sul marciapiede compare con una montagna di capelli alla 'Napo orso capo', i jeans stretti, si intuiscono gli anfibi (comodi d'estate, penso non convinta!), una maglietta di non so che gruppo rock, il gilet di pelle nera e come bagagli un borsone, la chitarra, ma, soprattutto una nuvola d'ira che gli volteggia sulla testa. Sospettiamo un viaggio non comodissimo e, per buona pace di tutti cerchiamo un albergo.....Trovato: giusto di fronte alla stazione 'Hotel Fortuna', posto carino, pulito, confortevole.....Lasciamo nelle stanze bagagli e...calzini che 'esprimono' le ore trascorse per intraprendere il giro della citta'. Penso che aveva ragione Nanni Moretti, quando l'ha definita una bella citta' a misura d'uomo: e' vero, ache le salite cominciano a minare la pazienza di Stefano, mentre io e Riccardo gli paventiamo la possibilita', qualora ci fosse, di scalare qualche torre o companile. Raggiungiamo il duomo, poco prima della chiusura, dopo esserci inerpicati (che vi avevo detto?) su per una percorso panoramico e, dopo averne visto l'interno, ci sediamo sulla scalinata di accesso alla chiesa per goderci lo spettacolo del porto sottostante. E indovinate l'argomento della conversazione: dove andiamo a mangiare stasera? Ricordate questa frase perche' e' stata il nostro tema portante.........E dopo un breve consulto decidiamo di entrare in un'enoteca con i tavoli posti all'interno di un cortile, che aveva visto mentre 'ascendevamo' al Duomo. E' questa la sera in cui decidiamo che sarebbe piacevole girare per enoteche, durante il nostro viaggio, piuttosto che cercare dei veri e propri ristoranti..Del resto la nostra vena alcolica va mantenuta... Che ore sono..cacchio devo fare il biglietto del treno ma a che ora è stò benedetto treno? No cacchio è tutto pieno...il prossimo...alle 12:00? acheorarriva? alle 16:00????!!!!!!!!! Vabbè! Viaggio infernale (se viviene in mente un paese bè quello è sicuramente fra Roma ed Ancona...TUTTE LE HA FATTE LE FERMATE STO' DISGRAZIATO), letto tutto il leggibile (anche quello degli altri passeggeri). Finalmente si arriva ad Ancona, e che quando vedi il mare passano tutte le incazzature (proprio tutte no, ma tant'è).   Ancona è proprio bella ma porcadiquellamiseriazozza è tutta in salita. che mi farete venire un infarto, disgraziati incoscienti che non siete altro. Cenetta in vineria e passeggiata serale con una piccola incursione sulle altalene. ODDIO basta che mi gira la capa. Deliziosa anche la birretta bevuta sul pontile (l'ho detto io che il mare...) in attesa di un gruppo che ancora non suona e che si è fatta 'na certa..bella giovani, sarà per un'altra volta. Kebab al volo e poi nanna in una stanza meravigliosa all'ultimo piano dell'albergo Fortuna (fortuna che Alessandro ha abitato qui, ottimo consiglio fratè). PARAPPARAPPARA sveglia. Ieri la lampada alogena per auto comprata in offerta a 9 euri è proprio servita per leggere ADDIRITTURA 4 pagine prima di addormentarmi. Ma mi piace "Paura e disgusto a Las Vegas"? se Piolo me lo ha regalato un motivo ci sarà. Colazione con merendine e latte (SI!!) e caffè. No, no, veramente non ci possiamo fermare, abbiamo appuntamento ad Ancona con Stefano per l'una. Si parte, nonnonno, niente autostrada... SS16 Adriatica ... bellissima la costa fino a Pescara.... poi tutta uguale, un paese attaccato all'altro, oh, ma attaccato, eh?! Intanto Stefano mi chiama per dire che il treno che prenderà PARTE alle 12 e che sarà ad Ancona per le 4.... vabbè. Trattoria di camionisti? ok, oh questo? no... più avanti? Primo, frittura, acqua e mezzo vino per 25 euro totale.... a Roma? Ancona per le 4.... parcheggio davanti alla stazione (chiudo tutto? ci portiamo gli zaini.... chissà che schifo 'sti hotel qui davanti). Arriva il treno alle 4.10 binario 3 ovest.... quella faccia da muflone incazzato con la chitarra e il gilet di pelle arriva già scazzato (e meno male che sei in vacanza). Dove troviamo l'albergo? Telefono ad Alessandro, ma non è partito per il Libano?, no penso di no, vabbè ma che gli rompi i coglioni, oh io telefono aspetta ... non risponde, lo vedi? DRIN , lo vedi?, si....si....si... e sono i tre meno peggio .... che vale la pena insomma... ok ciao brother ciaociaociaociao, che ha detto?, i tre migliori per qualità-prezzo sono questi 3 qui davanti. Entriamo all'hotel Fortuna (ci avevo già parcheggiato la macchina davanti). In tre dividendo tra la singola e la doppia viene 40 a cranio.... lo prendiamo. Non conoscevo Ancona.... beeeellla, tutta in salita. Aperitivo-cena in vineria vicino al corso. Mi atteggio a conoscitore e scelgo il verdicchio di Matelica... non mi ricordo quanti bicchieri... fortuna che si torna a piedi. La birreria di dopo è piena di pischelli/e.... birra con acqua.... sarà per via dei minorenni in giro? Passeggiata di ritorno guardando le moto e continuando a parlare di motoraduni e di club di harleysti, politica e raccomandati. Notte, notte.... ma 'sto delirio di libro mi piace?
05-09 Monte Conero e Osimo Appuntamento per la colazione alle 08.30 e piccola riunione per decidere l'itinerario della giornata: ci sentiamo dei veri viaggiatori, quasi come quelli che vengono anche pagati per raccontare le loro esperienze, ma soprattutto abbiamo una bellissima sensazione di liberta' perche' non abbiamo orari e ci sentiamo in grado di poter conquistare il mondo..!! E la decisione e' presa: si passa dal Conero, si fa il bagno (mia richiesta!), si mangia (richiesta dei ragazzi!) e poi si riparte alla volta di...ancora non sappiamo. La strada che porta alla riviera del Conero e' splendida: verde, silenziosa e morbida sia nella sua salita che nella sua discesa. Si intravedono ai lati della strada villini molto carini e poco appariscenti e ci siamo immaginati li' a girovagare per quei luoghi in moto: e si, perche' i ragazzi sono dei veri motard (Stefano ha un custom, o quasi, e Riccardo ha una stradale), mentre io, pur avendo una 'bellissima' moto custom sono quella che passa piu' tempo ad evitare di cadere che a muoversi con la moto...La riviera del Conero e' veramente bella: il mare e' pulito e l'acqua e' trasperente, tutto quello che non e' il litorale laziale!!! Sembriamo la famiglia Brambilla: affittiamo lettini ed ombrellone per evitare ustioni di vario grado e depositamo borse, zaini e la chitarra, che dopo un primo momento di ritrosia, Stefano prende e comincia a suonare, mentre io canto e Riccardo si occulta dietro gli occhiali, sparendo tra le pagine di un libro, dicendo per scherzo, o forse no, :'io questi due qui non li conosco!!'. Decidiamo di pranzare in un ristorante li' sulla spiaggia e persino Stefano si converte a mangiare pesce. Dopo breve pennica sotto l'ombrellone con la brezza del mare che ci accarezza, riprendiamo tutte le nostre 'masserizie' e risaliamo in macchina, direzione Osimo. Perche' Osimo? Non c'e' un motivo a parte l'insistenza di Riccardo che continua a dirci che ne ha un ricordo di cittadina piacevole, dove si tiene un concorso pianistico..Ecco perche' Riccardo ci vuole andare: e' lui il pianista del gruppo e, anni prima, aveva partecipato proprio a quel concorso...Io e Stefano accettiamo tranquillamente, ma cominciamo a prendere il giro Riccardo: che ci sara' mai ad Osimo? Che tentazioni ci potra' offrire tale citta'? E via dicendo, mentre il buon Riccardo alla guida non si lascia intimidire e prosegue ineluttabilmente verso Osimo, dove arriviamo nel pomeriggio. Dove andiamo a dormire costituisce l'inevitabile incognita della giornata, ma la nostra proverbiale fortuna, che ci assistera' per tutto il viaggio, ci permette di trovare un albergo a tre stelle che si affaccia su una vallata quieta e con dei colori che sembrano usciti dalla tela di un pittore umbro. Solita tappa in camera per depositare i bagagli e fare una doccia rapida, poi si da inizio al giro per Osimo. Dobbiamo dare ragione a Riccardo: Osimo e' una piccola cittadina tra il medioevo e il rinascimento, con il suo bel corso, i suoi palazzi con deliziose soggette, la piazza con accanto il teatro, la sua rocca. Ovviamente siamo arrivati fuori orario per i musei, ma adesso la cosa non ci dispiace: abbiamo ancora bisogno di qualche ora di assoluta nullafacenza, prima di immergerci in tour culturali, e percio' dopo una passeggiata per il corso, ci sediamo ad un tavolino in piazza per quello che abbiamo deciso essere un momento ormai d'obbligo: l'aperitivo. Il tempo trascorre, le persone passano davanti a noi e gli occhi di Stefano scandagliano le ragazze che passeggiano: alcune lente, altre ancheggianti, altre appena appena frenetiche nella loro andatura da far intuire tutte le loro morbidezze sotto i vestiti. Non fraintendete: Stefano non e' un guardone o un 'allupato' : e' solo un esteta che resta sempre affascinato dalle donne e dalle loro fattezze. Io gli faccio da spalla in queste sue elucubrazioni, soprattutto per il gusto un po' acido che ho nel cogliere imperfezioni e difetti, mentre Riccardo seraficamente volta le spalle al via vai e si diverte a guardare le nostre facce. Discorsi seri si intrecciano a ca.....te a dir poco surreali e i bicchieri di prosecco vuoti riempiono il tavolino. Dove si va a mangiare (vi avevo detto che era una domanda che avreste ritrovato)? Chiediamo al ragazzetto che ci ha servito l'aperitivo, che molto gentilmente ci da delle indicazioni: optiamo per un locale che si trova al centro del corso, dove si prodigano per costruirci letteralmente una specie di aperitivo con rustici e tramezzini, nonche' formaggi e affettati, solo per accompagnare una bottiglia di vino bianco. A tavola, davanti agli affettati ed al vino, partono le nostre elucubrazioni più o meno filosofiche sulla vita e sul fatto che, talvolta, il lavoro sembra stritolarci, considerazioni che si spengono via via in sbadigli e 'obnubilamento' del sensorio ed io, come un bimbo piccolo, chiedo di poter andare a dormire...... Colazione che ancora un pò ed esplodo...bagagli...arrivederci è stato un piacere, noi si va al Conero che c'è anche il sole e magari un pò di mare ( l'ho detto io che il mare...), che un bagno non mi dispiacerebbe farlo nel mare!!! La montagna che finisce la sua corsa nel mare è uno spettacolo da mozzare il fiato, immaginate lo spettacolo, dietro di voi un monte, davanti l'orizzonte (la rima, ho fatto la rima baciata). Anche il mare toglie il respire per quanto è freddo ma ne vale proprio la pena. Vi giuro, uno spettacolo MERAVIGLIOSO!!! Pranzo con frittura di pesce e vino bianco, riposino e poi via verso Osimo, che Riccardo a peperino ci ha ridotto i marroni però ci fidiamo e facciamo proprio bene. La strada per arrivarci attraversa dei paesini che sono uno spettacolo e vale proprio la pena (ste cavolo di Marche...mica le facevo così carine!) finalmente Osimo: mura  arimura e fermiamoci in quell'albergo che forse...vediamo...dai...si!!! Stanze carinissime con vista panoramica che farci Daimoku domani mattina viene fuori uno spettacolo. Doccia fredda maledizione! Signor portiere c'è un problema. Passeggiata per il centro di Osimo che allora lo fate apposta, morto mi volete vedere, assassini disgraziati, pure stò cappero di paese è tutto in salita che mi parte l'embolo. Informazioni ad un giovinotto locale sinpatico e cena al Caffè del Corso con un sacco di cosine buone, che sono un pò a dieta!!! Smaltire cena (ASSASSINI) e poi nanna che domani... Riparato il guasto alla doccia...bastava girare il miscelatore dall'altro lato!!! Figura meschina...e di corsa a nascondermi in camera. SOB!!!! Terzo giorno di prigionia.... no, è che senza la tangenziale io.... vabbè andiamo sulla spiaggia di 'sto Monte Conero. Rifingo di dormire leggendo .... no dormo facendo finta di leggere. Ok, faccio anche il bagno.... anche se non è natale. Stefano importuna le tardone dell'ombrellone accanto dei bagni "Marcello", che in quanto a stazza mica lo so se potevano entrare in rada, con la chitarra particolarmente scordata. Ci finiamo lo spray di protezione solare manco fosse una sostanza d'abuso. Pranzo nel ristorante della spiaggia: pesce buono e vino pure. Poi si decide di andare verso Osimo (ho rotto all'inverosimile per andarci). Strada bella, informazioni chieste da Stefano sulla strada con il solito "schiussaa" dal finestrino. Passiamo per Castelfidardo: nessuno vuole una fisarmonica, ma tutti abbiamo da ridire sul tono delle case. Premetto che Osimo è un posto piccolino e che non si devono aspettare molto: periferia di 20 minuti in macchina prima del semaforo per il centro. Doppio giro di mura prima di fermarci al primo Hotel incrociato sulla strada: prezzi accettabili, prima colazione inclusa, ma stanze DAURLO per il panorama sulla valle. Giro della città dopo essermi visto Jerod il camaleonte in fuga dal Centro in televisione. C'ero veramente stato ad Osimo nell'82 per un concorso pianistico? mica me la ricordavo.... BELLA. Vabbè.... aperitivo in piazza? pischello che ci serve modello manichino di Energie a via del corso a Roma, ma al secondo giro di prosecchi e stuzzichini salati (quelli al formaggio e spezie mi piacciono e li finisco) si fa venire in mente un po di posti dove andare a cenare. Cena al Caffè del corso a base di verdicchio di Jesi e salumi vari.... tanto perchè non volevamo mangiare tanto. Prezzi da rimpiangere quando torneremo a casa.
06-09 Grotte di Frasassi e da Jesi a Pesaro Bellissimo risveglio nella quiete della campagna marchigiana e, ovviamente, appuntamento per la colazione: cosa faremo oggi? Riccardo, come al solito, mi mette fretta dicendo che se non mi sbrigo...'ci rubano la colazione...'. Non è vero, ma il gioco funziona sempre ed io affretto i miei preparativi: chiamiamo Stefano ed eccoci davanti a cappuccini e spremete a decidere il da farsi. Abbiamo chiesto al ragazzo della reception (si scriverà poi così?) informazioni sulle Grotte di Frasassi, perciò decidiamo di andarci: torneremo un po' indietro, ma che fretta abbiamo? Siamo in vacanza....Arrivati alle Grotte, non senza prima essere finiti per un tratto di strada in una coda di macchine, cosa che si ripeterà anche altre volte, ci troviamo di fronte ad un discreto numero di chioschi assolutamente e irrimediabilmente turistici, ma proprio per questo divertenti e coloratissimi ed io sto per lanciarmi in acquisti inutili, quando i ragazzi mi richiamano all'ordine e vado a comprare i biglietti per la visita...Ma le grotte dove sono? Mentre nella mia mente formulo questa domanda una voce quasi metallica ci dice che la navetta per le grotte è in partenza e noi, da bravi abitanti di una metropoli come Roma, dove se perdi l'autobus o la metropolitana hai perso l'autobus o la metropolitana della giornata o giù di li, corriamo non proprio leggiadri verso la navetta. Percorriamo una strada che si apre in una gola e raggiungiamo l'ingresso delle Grotte: indossiamo dei golf, visto che stiamo per inoltrarci nelle viscere della terra...troppo banale come immagine? Forse, ma è la verità. La nostra guida, una ragazza minuta che dimostra al contrario di avere una voce gradevole e decisa, comincia a raccontarci delle Grotte e cerca di prepararci allo spettacolo che andremo a vedere, ma la realtà supera di gran lunga la narrazione.....Stefano è letteralmente senza parole, Riccardo sembra perso fra l'immensità di quelle rocce calcaree ed io giro con il naso all'in su, correndo il rischio di precipitare in qualche anfratto. Ragazzi andate a visitare le Grotte di Frasassi: lo spettacolo è straordinario, la bellezza vi lascerà senza fiato, il solo rumore dello stillicidio delle gocce sulle rocce vi riempirà la mente e vedrete davanti a voi migliaia di anni di storia della terra che vi guardano placide e distaccate, perché voi siete solo una fuggevole presenza davanti a stalattiti e stalagmiti.... Siamo ancora frastornati, quando torniamo nel piazzale dei chioschi turistici ed io e Riccardo decidiamo di regalare a Stefano la maglietta della foto che, come dire, gli cade a pennello.....Dove si va a mangiare? E' la solita domanda che ci rimpalliamo e con fare salomonico o fatalista, non so, risaliamo in macchina e ripartiamo...Da qualche parte approderemo, no? E cammina cammina, come nelle favole, ad un certo punto, dopo aver evitato con mossa scaltra (almeno così credevamo) un'altra colonna di macchine, ci siamo imbattuti in una trattoria bellissima, con un piccolo ruscello accanto alla sala esterna e l'aria di cucina buona e non troppo dispendiosa: impressione giusta!! I ragazzi fanno veramente onore alla cucina ed io mi beo con un primo piatto. Unica pecca: il tempo intercorso fra la richiesta di un amaro da parte di Stefano l'arrivo dello stesso. Non che Stefano non abbia fatto in modo da farsi notare per accelerare la cosa, ma non ci è proprio riuscito!!! Un po' barcollanti ripartiamo e Riccardo si avvia sperando di evitare la famigerata coda, ma poi decidiamo, perché la strada non ci convince, di ritornare sui nostri passi, farci un po' di fila e dirigerci verso Jesi. Perché Jesi, non lo so: suonava bene...Arriviamo nel primo pomeriggio: le strade sono deserte, a stento troviamo una deliziosa signora che ci indica finalmente un albergo, lo raggiungiamo, dopo un po' di 'turn of Jophef' (Giro di Peppe, per i non anglofobi!!!), per scoprire che è pieno e che possiamo andare, come ci dice il tipo dell'albergo, all'Hotel dei Nani....E va bene che sono scesa io a domandare che, diciamolo, non sono proprio altissima, ma per noi un albergo di dimensioni normali non c'è......Infastiditi, accaldati e stanchi decidiamo di lasciarci alle spalle Jesi e di dirigerci verso Pesaro...La fortuna torna a sorriderci: troviamo un albergo tranquillo, pulito e per nulla costoso: lasciamo quelle che ormai sembrano diventate le nostre appendici, cioè i bagagli, nelle camere e partiamo alla scoperta della città.....Bene tenetelo a mente o voi viaggiatori un po' sprovveduti come noi: a Pesaro ogni museo o monumento il mercoledì pomeriggio è chiuso.....Ripieghiamo per una tranquilla passeggiata sul lungomare, foto di rito davanti alla statua di Rossini e considerazioni su dove andare a prendere l'apertivo. Come ci è capitato spesso durante il nostro viaggio, l'istinto ci è venuto in soccorso e ci siamo ritrovati seduti tutti e tre in una piazzetta che sembra uscita da un deplian turistico, persino la luna occupa la giusta posizione nel cielo, al tavolo di una enoteca dall'ingresso un po' retrò. Dopo due giri di vino bianco, passiamo all'interno del locale, la cui proprietaria ci consiglia di proseguire con dei vini rossi...: che piacevole sensazione di nullafacenza, ovviamente cominciamo a chiacchierare con la proprietaria, una ragazza molto simpatica, che ci invita anche a visitare le cantine sottostanti l'enoteca e noi non ce lo facciamo ripetere due volte. Infine, dopo aver comprato qualche bottiglia di vino, ritorniamo 'lento pede' verso l'albergo, consapevoli che domani avremo un'altra piccola avventura di viaggio. L'ho detto io che fare Daimoku davanti a quello spettacolo sarebbe stato fantastico pure il lato giiusto per l'alba ho beccato (a proposito, io sono buddista). Colazione...grazie..arrivederci...si va alle grotte di Frasassi, non ci sono mai stato mi incuriosiscono. DA MOZZARE IL FIATO!!!!!!!!!!!!! E' impressionante quello che la natura riesce a costruire, non posso descrivere l'emozione che ho provato però posso dirvi ANDATE A VISITARLE! 1/2 di silenzio post sbornia emozionale e via verso Jesi che pare essere molto carina. Sulla strada ristorantino anonimo con il retro sotto un pergolato con annesso ruscelletto rigorosamente vero (oggi le emozioni si sprecano) e porzioni impressionanti a prezzi che a Roma nemmanco se si sbagliano! Arriviamo a Jesi che dopo 20 min. di peregrinazioni alla ricerca di un albergo non trovato (allora se non ci volete noi andiamo via e vafanculo) decidiamo di lasciare alla volta di Pesaro che almeno questa è in piano e così sono salvo! Passeggiata sul lungomare (l'ho detto io che il mare...) dopo aver constatato che il mercoledì i musei sono chiusi e serata finita in un'enoteca bellissima con annesso sotterraneo adibito a museo (almeno uno). Belli cotti torniamo al nostro albergo (rigorosamente vicino all'ospedale...che non ci venisse in mente di dimenticarci dove si lavora). Le grotte le dovete vedere. Ci sono stato in 4a elementare.... ingorgo of the vergin mary prima di arrivare (non so mica se c'era anche nel 78). Emozioni per circa un'ora dentro alle grotte. La mia digitale è quasi scarica (perchè non volevo portare il caricabatterie?) ma tanto dentro non ci fanno fotografare. Marta la guida in effetti sembra ripetere la lezione, ma lo spettacolo basta da solo. All'uscita sul pulman che ci riporta al parcheggio freniamo l'istinto di menare un gruppo di anziani pugliesi maleducati che per tutta la visita hanno veramente scaciottato! La maglietta a Stefano non poteva non andare... la misura era proprio la sua. Ci hanno riempiti di bigliettini di ristoranti... no, andiamo verso Jesi. La fila non la faccio.... no, vado dall'altra parte io, vado, io, ecco....un cartello "Jesi" scolorito ma basta, visto che il mio intuito (veramente pensavo sul serio fosse dalla parte opposta)... degli operai, dei furgoncini, sulla sinistra una mezza insegna e un misero parcheggio... ci fermiamo? poco posto dentro, c'è un pergolato posteriore direttamente affacciato su un ruscello. Primi piatti con porzioni da matrimonio abbruzzese, carne ottima, vino un po' aspro ma vabbene così. Quant'è... no, non ci credo, per uno? tutti insieme? vabbè... la provincia... dove per jesi? Siamo vicino a Matelica, dritti sulla superstrada... deviazione... risuperstrada senza coda (vedi la fortuna... il destino). Jesi alle 14.30. Pochi cani per strada... al terzo giro del centro delle informazioni per l'unico hotel dove ci trattano come pezzenti. Ad Ele dicono che lì è pieno ma più avanti c'hotel dei 7 nani... no, dei nani, circa 1KM. Dovevamo far scendere Stefano per chiedere. Arriviamo alla periferia di 'sta c**o di città di m***a e siamo tutti d'accordo sullo sfancularla e andare a Pesaro. Io insisto che non troveremo un ciufolo per dormire perchè c'è la festa nazionale dell'Unità e ieri c'era Benigni e altre 30mila persone. Mi prendono lo stesso per il culo (sport locale) e troviamo l'Hotel S.Marco a 100 euri in 3. Giro per il centro per scoprire, insieme ad una famiglia di altrettanto incauti turisti, che a Pesaro il mercoledì è tutto chiuso. Lungomare deprimente. Aperitivo in centro? Ne usciamo la sera tarda barcollando dopo 5 vini diversi uno meglio dell'altro, mangiato da paura, con 1 bottiglia a testa da portare a casa, avere fatto amicizia con la padrona (il fidanzato ha delle scarpe orrende) che ci ha pure detto che eravamo in uno dei 10 palazzi più antichi delle marche. Azzero quasi la batteria della digitale nelle cantine ricavate dagli antichi cunicoli medievali sotto la città.
07-09 Gradara, Rimini, tangenziale di Milano e Arona A colazione decidiamo di andare a trovare la mamma di Stefano che, insieme ad alcune amici, si trova a Rimini per cure termali. Rimini ha le terme? Io non lo sapevo, ma pare di si. Stefano è contento di questa deviazione ed io, una volta in macchina, guardando la cartina, ne propongo un'altra: passiamo dal castello di Gradara? L'idea viene accettata ed il terzetto si dirige, con un fisiologico livello di rintronamento da sonno e da vino della sera precedente, verso la meta....Gente!! Le campagne che si distendono tra le Marche e l'Emilia Romagna sono molto piacevoli viste al mattino illuminate dal dolce sole di settembre...Troppo romantica? Forse. Ma una gradevole calma si diffonde dentro di me e sento che sarà anche oggi una bella giornata! Arriviamo al Castello di Gradara ed io e Riccardo scoppiamo a ridere quando ci rendiamo conto che la biglietteria è posta in cima ad una salita a dir poco da free climbing (si scriverà così?) e ci voltiamo a guardare la faccia di Stefano che passa dall'entusiasmo per la gita allo sconforto per la fatica che gli sarebbe costato raggiungere la cima.....Secondo me, il prossimo anno s'inventerà qualche scusa per non fare più vacanze con me e Riccardo, che, abitualmente, riusciamo a trovare torri da visitare con centinaia di gradini da salire, castelli o mete simili arroccate in cima a percorsi non proprio leggeri, itinerari che rasentano uno sport estremo (quello di cui sopra, ad esempio). Conquistiamo la cima, mentre la proprietaria dell'ultimo negozio di souvenir che si susseguono sulla salita, alla vista di Stefano ansante ci dice che farà meglio a riconvertire il suo negozio in una rivendita di bombole di ossigeno...!!! Con il poco fiato che ci rimane riusciamo anche a ridere, almeno io e Riccardo, mentre Stefano è prossimo a mordere oltre che a grugnire... Solita figura alla biglietteria, dove Stefano si prende una piccola rivincita, poiché lui non viene apostrofato come invece capita a Riccardo a cui viene domandato se è proprio sicuro di aver superato i 26 anni...I non ho chance di nascondere l'età, visto che mi ostino ormai per assoluto vezzo a non tingermi i capelli, che divengono ogni giorno più screziati, diciamo così... Finalmente entriamo e, sempre con la nostra aria alquanto incuriosita, ci aggiriamo per le stanze austere del castello dove sono state collocate delle bellissime gigantografie di Eleonora Duse che interpreta il dramma ? Francesca da Rimini ? di D'Annunzio e dei manichini con i costumi di scena. Guardiamo l'orologio: la visita è terminata e Stefano comincia ad andare in fibrillazione.....Mi sono dimenticata di dire che ci aveva chiesto di fare anche un'altra deviazione: all'Harley Davidson di Riccione. Perciò risaliamo in macchina e ci dirigiamo verso la costa: la mitica costa romagnola, mah!!!! A me non piace, per usare un eufemismo: per fortuna non ci verrò mai in vacanza! Dopo una serie di giri e rotatorie che ci fanno sentire in un labirinto, riusciamo a raggiungere l'agognato negozio dell' Harley Davidson: Stefano avanza piano, è quasi tentato di non entrare, tanto è grande l'emozione: fa tenerezza così alto grosso con barba baffi e l'aria, ma solo l'aria trucida ve lo posso assicurare, intimidito davanti all'ingresso. Quasi lo spingiamo all'interno e per poco non sviene davanti a tutte le moto in esposizione: sono davvero una bellezza, alcune cromate, altre nere e lucide, altre altezzose e il direttore del negozio è all'altezza del suo ruolo...Capelli brizzolati e lunghi, raccolti a coda, barba e tatuaggi che fanno capolino dalle maniche della camicia arrotolate e uno stupendo accento romagnolo. Stefano è in brodo di giuggiole ed anche io e Riccardo ci divertiamo a salire su alcune delle moto in mostra. La parte più divertente però è andare a curiosare all'interno dell'officina con meccanici che sembrano usciti da un film americano sui motociclisti. Stefano balbetta quasi parlando con il direttore è ed quasi sul punto di lasciargli tutti i suoi dati per l'acquisto della SUA moto, ma la vocina del buon senso lo ferma...E' meglio avere pazienza! E per il momento deve accontentarsi di un collare di stoffa, adatto ai motociclisti, con il logo della casa che io e Riccardo decidiamo di regalargli. Lo strappiamo a quel luogo incantato per lui e finalmente arriviamo all'albergo dove alloggia la mamma di Stefano: siamo accolti con simpatia ed invitati a pranzo e ci lasciamo coinvolgere dall'allegria di tutti i commensali. Dopo il caffè e un po' di coccole che la mamma dispensa a Stefano, ripartiamo alla volta del Lago Maggiore: sarà sicuramente la tappa più lunga del viaggio, ma abbiamo la chitarra e il nostro incrollabile entusiasmo. Mentre ci avviciniamo a Milano il tempo si ingrigisce un po' e uno strano presagio di code si diffonde nell'abitacolo della macchina.... Altro che presagio: ci finiamo in mezzo ad una coda interminabile e, guardando Riccardo, gli chiedo se non senta la mancanza della tangenziale di Roma, visto che siamo su quella di Milano: per poco Riccardo non mi grugnisce contro, mentre sul sedile posteriore Stefano si sta agitando come in preda ad una crisi claustrofobia.... Tutto questo ci porta a dar libero sfogo alle nostre caz.....te, ad una serie di frasi che suonano molto surreali e a risate incontenibili, soprattutto perché Stefano è una fonte infinita di assurdità, basti pensare che, davanti al cartello luminoso sulla tangenziale che recita CODE A TRATTI, Stefano esplode dicendo ATTRATTI DALLE CODE, visto che sono tutti qui......!!!! Comincio a ridere e non riesco a fermarmi, mentre Stefano continua il suo show, sporgendosi dal finestrino e fingendo di corteggiare una signorina al volante di una macchina accanto alla nostra e Riccardo si sta facendo venire le nocche bianche a furia di stringere il volnate... Mi costringono a telefonare al 892424 alla ricerca di un albergo a Verbania (non mi chiedete perché proprio lì non so), ma le risposte che ricevono dagli albergatori non sono molto gentili. Alla fine decido, guardando la cartina, che ci possiamo, anzi ci dobbiamo fermare ad Arona: non ne posso più di stare in macchina!!! Arriviamo e, per fortuna, troviamo subito un albergo la cui insegna ci appare nella notte come una sorta di miraggio: è confortevole ed ha anche un ristorante, dove finalmente ci sediamo e ceniamo.....Domani si parte per il giro del Lago, ma per il momento ci godiamo la calma della serata.... Oggi andiamo a trovare la mia mamma che è andata a fare le cure termali. Ma prima ci fermiamo a Gradara dove c'è la Rocca dei Malatesta...ricordate Dante, il V Canto dell'inferno, Paolo e Francesca   :"Amor,c'ha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer si forte,che, come vedi, ancor non m'abbandona" (mò beccatevi questa). Visitina (dolce eufemismo che equivale a: sosta di 1h1/2) alla concessionaria Harley di Rimini, foto di rito sulla moto dei miei sogni con annessa faccia da ebete. Pranzo con la mamy e la comitiva e poi partenza per il Lago Maggiore che è meglio arrivare presto, che non si sa mai, che al nord si cena presto, che non troviamo da dormire (l'ottimismo di Riccardo ci ha rincuorato per tutto il viaggio). Arrivo ad Arona dopo un intero pomeriggio sulla tangenziale di Milano dove, novello menestrello da traffico, ho tirato fuori la mia chitarra e tra puzza di gas di scarico e clacson e frecce che nemmanco i pellerossa e bestemmie (nostre)  ho suonato il suonabile e cantato il cantabile. Anche ad Arona tranquillo albergo ben confezionato con stanze molto carine e vicinanza al Lago, puzza esclusa. Inciso fondamentale: se andate ad Arona occhio alla birra rossa della birreria GYM, fa cagare!!! Oggi passiamo a trovare la mamma di Stefano in vacanza organizzata (comitivona di 50-60enni tarantini) a Milano marittima. SS16 Adriatica. 4 giri dentro a Riccione per riuscire a trovare il concessionario Harley di Rimini (che però è a Riccione). Pausa di 1,5 ore dentro al tempio Harley. Ultime foto per la digitale per Stefano sul suo sogno. Pranzo con la comitivona tarantina in albergo. Mica mi ricordo troppo... ma il vino mica male.... dovrò farmi le analisi quando torno a Roma! 15,00 e io rompo i coglioni che se vogliamo arrivare sul lago Maggiore dobbiamo andare. Autostrada. Pianura padana. Si esce a Milano e la gentilissima casellante (le verrà un herpes, le verrà) ci manda per la tangenziale EST chè tanto ci sono le indicazioni. Ora di punta e prima-e-seconda per 3 ore filate per tutte le tangenziali di quel bucodiculo di posto che è milano (con lettera minuscola!!!). Ma perchè non la eliminano dalle cartine geografiche? Dopo molti santi e bestemmie in lingue sconosciute ai più Stefano finalmente prende la chitarra e a finestrini aperti si canta di tutto... dalle canzoni partigiane a nonononokkingatheavensdoors. L'autista di un camion ci guarda... più compassione che ira o sgomento nei suoi occhi. Noi pensiamo che in fondo siamo in vacanza, lui lavora. IDEA (la patata lessa) chiamiamo l'892424 e ci facciamo dare l'indirizzo di un hotel dove andare. 2 telefonate all'892424, 8 ad alberghi vari (ma ce la fate per arrivare per le 22,30 che poi chiudiamo?) e sono ancora le 19.30 e dobbiamo prendere ancora la milano-Torino per poi girare per Varese e da li... vabbè qual'è il primo fottutissimo posto? Arona... figurati, non ci sarà un cazzo, tutto chiuso 'sti nordici. Hotel subito a prezzi umani specie se consideri che la doppia è un miniappartamento. Cena in albergo e giretto per birretta nella cittadina: piena di pischi! Birreria GYM: la rossa più schifosa della storia delle birre. Non andateci! L'ho finito il libro: mi è piaciuto tanto.
08-09 Isole Borromeo (lago Maggiore) Oggi si visitano le isole. Io ci sono stato in vacanza con i miei tanti anni fa ma rivederle mi fa molto piacere. Tour meraviglioso sia per il tempo, sia per il paesaggio sia per la bellezza della Reggia dei Borromeo, che stì caspita di ricchi guarda un pò dove abitavano e magari a dirsi che palle tutto il giorno qui fra questi arazzi, dipindi, sculture, e via a passeggiar fra alberi, fiori di vario genere e cheporcamiseria è proprio vero che anche i ricchi piangono. E visto che sono tristi pure Santi li fanno. Il viaggio di ritorno è stato un pò roccambolesco a causa di un gruppo di turisti francesi (pensionati di tutto il mondo unitevi e fate in fretta quando scendete dai traghetti) che ci hanno fatto perdere la coincidenza e ci hanno costretti per due ore a Stresa, un posto dove se prendi un caffè devi mostrargli il 730 altrimenti manco ti ci fanno avvicinare al bancone e dove se sei in vena di chiudere le tue relazioni con il mondo eccola lì che ti accoglie a braccia aperte. Da suicidio. Finalmente il rientro in albergo con una mostra su Picasso andata a farsi benedire (vive la France). In compenso abbiamo scoperto (dopo adeguato riposo) che lì o mangi a casa o ceni al ristorante, in caso contrario ti attacchi a quello che ti pare, perchè non trovi da cenare nei vari pub..anzi ti guardano manco fossi un extraterrestre. Piadina, intime bestemmie, birra, intime bestemmie e poi passeggiata per smaltire la cena (??!!). Finalmente ninne. Traghetto. Io dietro all'aria aperta e cerco di trovare qualcosa di familiare nei paesaggi di ville e alberi e alberghi e rocce (cerco dove hanno girato "Come due coccodrilli"). Isole....PEZZENTI, TREMENDI, DISGRAZIATI, ma che si fa così? che si fanno quei palazzi così? e quei giardini? e uno ce lo hanno fatto pure santo di 'sti Borromeo. Stefano inveisce nei confronti di ipotetiche dame del 18esimo secolo che passeggiando per i giardini secondo lui si annoiavano pure (mmoccalecornaechitevvivo). Io sono solo a bocca aperta. Ultima foto della digitale: grazie, ti ricorderò così. In traghetto una comitiva di francesi che si attarda per scendere ci fa pure perdere la coincidenza e rimaniamo prigionieri a Stresa. Ora: se non hai velleità suicide o anche soltanto istinti masochistici semplici.... CHE CI VAI A FARE A STRESA? non c'è niente e un caffè te lo fanno pagare l'iradiddio! Figurati il pranzo nel posto dove entriamo 20 minuti prima e ne usciamo 30 dopo l'orario di chiusura! seduti nel porticciolo aspettando godot... no il traghetto delle 17. Stefano vuole proprio andare a vederla la mostra di Picasso (150 lavori!) ad Arona, noi siamo morti. Arriviamo alle 18.40 ad Arona e la mostra chiude alle 19. Stefano torna con noi in hotel. Cena? nooooo, andiamo girando per posti a spizzicare. Ma qui al nord o mangi o bevi: fanno la dieta dissociata! Stefano vuole uccidere una cameriera ed un altro tonno li di passaggio. Se non fosse stato per la piada in un altro posto di pischi (con cagnetto cucciolo annesso e calabrese in trasferta che tenta di mascherare l'accento) si rimaneva digiuni. Inizio e finisco un libro comprato ad Ancona: domani obbligo tutti a leggerlo in macchina.
09-09 In viaggio per Verona Di nuovo in viaggio: oggi sono molto contento perchè si visita Verona ed io non ci sono mai stato. Ovviamente per arrivarci passiamo da Milano tanto chi vui che ci sia a MIlano di sabato? Tutti cazzarola tutti! In fila (ragazzi ricordate non ci sono "file a tratti" questi sono "attratti dalle file"). Ma porca pupazza dove c***o andate?! Vabbè se vi piace così..disperazione alle stelle, vi prego usciamo da questo casino che ho finito il repertorio con la chitarra e c'ho pure il  mal de panza, tranquilli usciamo qui che con le statali sarà più sicuro. ODDIO e questi dova vanno...azzopè.. Lago di Garda!!! L'ho detto io che sono attartti dalle file. Comunque dopo l'ennesima coda sosta al Gunè, grazioso ristorante dove l'accoglienza è stata ottima così come il cibo. Oggi è anche il compleanno di Eleonora e io non le ho ancora fatto il regalo, e devo pure lavare la mia biancheria...ma dove sono le lavanderie a gettone...vabbè me le compro nuove tanto mi servono! Verona è davvero una cittadina graziosa vale proprio la pena: Aperitivo servitoci da un giovanotto alla Grande Fratello. Trovato anche regalo! e serata terminata in un bar/pub/vineria (?) con conseguenta ciucca. Padrone simpaticissimo! Oggi verso Verona. Autostrada, tanto a milano il sabato non vanno a lavorare e la tangenziale la facciamo in un soffio. Ne usciamo per disperazione prima di Bergamo. Stefano non parla e guarda fuori. Non legge nemmeno più il libro che gli ho dato. Ad un tratto mi chiede di scendere: immagino che vada a cercare un sacchetto per il pane nel quale urlare dentro. Ora verso Brescia sulla statale si scorre...quasi corre, la tangenziale di Brescia e le indicazioni per il lago di Garda dove facciamo 14 km con il comodo tempo di 1,43 ore. Anche la trattoria per camionisti che conoscevo è chiusa. Ci fermiamo a mangiare da Gunè poco più avanti e ormai quasi dentro Verona. Troviamo l'hotel Trento che ci da due camere nella dependance, ma siamo in centro! primo giro della città con Stefano e il suo sacchetto della GS pieno di biancheria da lavare in una lavanderia a gettone.... che non troviamo. Secondo giro del centro e ricerca del posto di aperitivi e cena. Visita della fortezza e museo annesso. E' il compleanno di Ele. Finiamo in un bar pensando fosse una vineria: ne usciamo mezzi ciucchi dopo l'orario di chiusura, ma soddisfatti dopo aver fatto amicizia con il padrone. Tantiauguriatttetantiauguriattetantiaugurieleonoratantiauguriatteeeee.
10-09 Mantova Oggi è la volta di Mantova. Lisciamo per un pelo il festival della cultura. C'erano tutti, meno male che siamo arrivati oggi altrimenti sotti i ponti dormivamo...con il rischio di prendersi i reumatismi, che ci manca solo quello! Megavisita al palazzo dei Gonzaga, che devo dire se ti avanzano degli arazzi e non sai dove metterli ti faccio costruire una serie di stanze così non si buttano, che è peccato. Però devo dire davvero bello che c'è una stanza che ci puoi giocare a bowling e ti avanza lo spazio per farci una discoteca ( anche i ricchi piangono). Finalmente si pranza dopo aver peregrinato manco fossimo dei mendicanti in un ristorante di cicina biologica, che devo dire si mangia veramente bene, assolutamente daccordo una coppia di tedeschi, nostri vicini di tavolo, che si sono scofanati questo mondo e quell'altro in più una doppia razione di dolce che dove cacchio la mettete tutta quella roba?! Panza piena vuole riposo e allora tutti a rilassarci in albergo (carina la depandance, un pò problematica quando piove, forse), di nuovo in marcia per il centro alla ricerca di un posto dove prendere un aperitivo (trovato!!!) e poi dopo un'accesa discussione su musica e politica, di corsa a vedere i fuochi d'artificio che chiudono la rassegna! WOW mi emozionano sempre i fuochi.anche se becchiamo proprio quelli finali. Ho quasi finito di leggere Stefano Benni Buonnoncompleannoatte(etc) per tutto il giorno. Mantova: la conoscevo, ma la televisione diceva l'altro giorno che ora c'è il festival del libro e ci sono tutti. Anche Dario Fò. Non troveremo niente: Hotel ABC di fronte alla stazione con prezzi di camere ignobili e posto auto con chiave del garage consegnatami. Giro per il palazzo Gonzaga, centro, chiese varie, non si pranza a Mantova se non hai prenotato, ma troviamo un ristorante che a me proprio non ispira: dice cucina biologica e vegetariana. Servizio, piatti e vino curatissimi! perchè non ce n'è uno anche a Roma? mangiato come foche passeggiata igienica verso palazzo Tè con visita annessa. Sfiniti in hotel: 3 ore minimo perchè Stefano deve anche praticare. Sera in giro per la città a sbevazzare e smangiucchiare. Litigata su musica moderna e messaggio politico (Stefano non sopporta Elio e le storie tese; rivaluta gente che.... ma quanto abbiamo bevuto?). Lisciamo i fuochi di fine festa. Stasera incomincio a leggere John Fante.
11-09 Ferrara On the road again alla faccia di Jack Kerouac, alla volta di Ferrara. Dunque se sbagliate strada per arrivare a Ferrara e non avete una bella macchina e un forte accento nordico attenzione a chiedere informazioni, in alcuni paesi correte il rischio di beccarvi un vaffa in lombardo. Strana la gente, ma passata l'incazzatura temporanea eccoci ancora qui a ridere. Albergo S. Stefano (questo lo cito per ovvi motivi ma anche perchè il padrone   un tipo!!!!!!) in pieno centro che affitta le biciclette..mica direte sul serio.. pazzi criminali incoscenti che questa volta ci rimango davvero (piccola precisazione non sono malato di cuore, semplicemente sono pigro e tento di far sentire in colpa chi mi propone sforzi eccessivi). Dopo un pò di riluttanza inforco la mia bici e via a pedalare per il centro cittadino con giro delle mura che si vede un bellissimo panorama insieme ad un mucchio di gente che pedala allegramente anche in pieno inverno(?) con la nebbia(?') e con il ghiaccio per terra (???) che se non fai attenzione sei bello che arrotato, che sono capaci a farti venire un accidente per quanto ti sfiorano. Anche qui musei chiusi (il lunedì i musei sono chiusi) e quindi passeggiata per le chiese che pure stì preti però in quanto a ricchezze e opera d'arte. La padrona del negozio" Tutta colpa di Matilde" ci consiglia il ristorante "il Cucco" dove cibo e cortesia sono veramente oltre ogni limite, il conto invece è inversamente proporzionale. Stupefacente! passeggiatina rilassante con annessa birretta e poi rientro in albergo per un meritato riposo.Però stè vacanze!!! Ci arriviamo sbagliando come al solito strada tra statali, provinciali e strade di campagna. Ieri dei beceri in un paese ci hanno mandato anche affanculo in lombardo. Ele non aveva capito la cosa e continutava a ripetere la domanda "per Mantova?". Abbiamo la faccia da terroni e la macchina da non ricchi. Hotel S.Stefano in centro a Ferrara. Giro mattutino delle mura in bicicletta. Pranzo alla buona di fronte all'hotel. Pomeriggio culturale: alle info turistiche sono perentori "A Ferrara il lunedì è tutto chiuso". Non le chiese, ma dopo il duomo ci rompiamo. Anche il ristorante "Il mandolino" è chiuso il lunedì: sarà un monumento? Una negoziante di souvenir ci consiglia il "Cucco". Tutti gentilissimi qui. Cena fantastica per cibo, vino e cortesia dei camerieri. Prezzi ridicoli: a Roma a 20 euro a testa pizza e birra se ti conoscono e sei un amico....forse. Ah, ho trovato un caricabatteria portatile per la digitale: stanotte la metto in carica e domani non ce n'è per nessuno!
12-09 Ravenna Le indicazioni stradali le mettono un po' così a caso, ma vabbè. Al terzo giro troviamo un hotel accanto a S.Vitale. Giro culturale subito e idea di piadina per strada per fermare lo stomaco. Stefano fa amicizia con il figlio del padrone e guardano DVD di musica rock. Noi facciamo amicizia con il padre del figlio del padrone che sostiene che il figlio è suonato ma che ce ne sono tanti così. Giri culturali anche nel pom. Stremati in hotel per uscire la sera a trovare qualcosa per mangiare e/o bere. Vineria Cabiria in centro: happy hour con cameriera che si affretta a portarci in continuo da mangiare (lo fa con tutti o si preoccupa dei nostri schiamazzi dopo il quarto bicchiere?). Finale in libreria aperta fino alle 23. NO! fotografie davanti all'hotel: domani dobbiamo proprio vedere quella chiesa prima di partire.
13-09 Da Ravenna a Lucca Colazione e poi subito a vedere quella chiesa: ma dovevamo proprio? delusione e di corsa verso la macchina. Tutti pronti? ci siamo? Stefano si è forse dimenticato qualcosa e sta per panicare di nuovo. Trovata, partiamo. Da Ravenna a Lucca su statali: la tosco-emiliana passando per il passo con il muragione (come si chiama). Ci fermiamo per un caffè e andare in bagno: Stefano si fa anche un panino con la porchetta. Arriveremo a Lucca? Sulla strada ci riusciamo a mettere dietro a qualunque cosa possa farci andare ad una media inferiore ai 50 orari! Ci fermiamo esausti a mangiare a Quarrata: giusto per spizzicare un pollo arrosto e una birra. Quando guido non bevo (o almeno non lo confesserò mai!). Lucca. L'albergo Stipino. Ci eravamo già stati. Cortesia quasi imbarazzante e prezzi bassi. tanto la festa l'abbiamo passata, no? NO, è proprio oggi la luminara per la santa croce. La gente ci arriva dall'estero per vederla e noi prendiamo forse le ultime due camere di tutta Lucca. Passeggiata riposante per il centro e prenotazione della cena da Leo con le migliori intenzioni di svuotare cucina e cantina. Faccio fare a tutti un bel giro giusto intorno al ristorante per vedere da dove parte la processione e riusciamo ad arrivare appena in tempo per l'ora di prenotazione. Ok, vabbene, mi sono perso.... e allora?! Ceniamo ma non svuotiamo nulla... la gente continua ad arrivare. Passeggiata per vedere la processione con i costumi d'epoca rinascimentale... non so com'è ma le foto mi vengono tutte mosse. L'ora di rientro ben prima della chiusura dell'albergo che non ha il portiere di notte. Domani dove andiamo? ah, forse si ritorna a Roma.
14-09 Ritorno a Roma In autostrada prestino. Subito dopo una colazione da rifiutare le cose che ci portavano: l'ho già detto che la cortesia è imbarazzante? Ultima foto tutti insieme al tavolo. Ci fermiamo a mangiare dal "Gaucho" a Fabro? si, ok, ma ci arriviamo per le 11.30. E le code in autostrada dove sono? Stefano propone Orvieto, ma me Orvieto mi angoscia soprattutto quando il cielo è grigio... e infatti si annuvola (grazie regia). A Roma? ok, andiamo a mangiare da "Amici miei" vicino alla Bufalotta. Cucina romana: bruschette, carbonara e vitella al forno con cicoria ripassata con peperoncino. Basta, andiamo tutti a casa, devo riposarmi. Non sono stanco, non proprio. Tolgo uno ad uno i pezzi del puzzle (io lo leggo come è scritto) di bagagli che ho smontato e rimontato nella macchina ogni giorno ultimamente. Meglio finire qui: una zingarata come inizia finisce. Prima che qualcuno pronunci mentalmente la parola noia. Grazie, grazie di tutto, veramente. A tutti: C'ERO ANCHE IO!